Webinar del 4 luglio 2025

WEBINAR DEL 4 LUGLIO 2025

Scopri il nostri webinar del 4 luglio! Approfondisci le ultime tendenze e tecnologie, con spiegazioni chiare e pratiche.

✅ Iscriviti ora e resta al passo con l’innovazione!

L’incontro sarà dedicato a questo argomento:

🌴💻 🤖 Vacanze intelligenti

Venerdì 4 luglio 2025 ore 15 – Vacanze intelligenti
Per prepararci alle vacanze vediamo insieme come l’intelligenza artificiale può fornirci spunti e suggerimenti per organizzarci al meglio.

Il webinar del 4 luglio 2025 si tiene venerdì alle 15 ed è gratuito. Se non siete ancora registrati, potete scrivere a info@escamotages.com richiedendo di ricevere le credenziali di accesso oppure potete telefonare al numero 01119916610 per ulteriori informazioni.


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Altri strumenti AI oltre a ChatGPT

Strumenti

Altri strumenti AI oltre a ChatGPT

ChatGPT è uno degli strumenti di intelligenza artificiale più conosciuti, ma non è l’unico. A seconda delle necessità, esistono altri programmi specializzati che possono offrire prestazioni eccellenti in ambiti specifici. Ecco una panoramica dei principali strumenti AI suddivisi per funzione:

1. Per migliorare i testi

  • Jasper: ideale per scrivere contenuti di marketing e copy.
  • Grammarly: eccellente per correggere grammatica e stile.
  • Claude: utile per riformulare testi in modo naturale.
  • Quillbot: perfetto per parafrasi rapide e miglioramenti sintattici.

2. Per analisi e ricerche complesse

  • Deep Search (ChatGPT): ricerca avanzata nei documenti con contesto.
  • Perplexity: ottimo per domande complesse con fonti citate.
  • Gemini (Google): integrato nei servizi Google, potente nella ricerca contestuale.
  • Consensus: specializzato nella ricerca accademica basata su articoli scientifici.

3. Per creare immagini

  • DALL·E: generazione di immagini da testo integrata in ChatGPT.
  • Adobe Firefly: potente e orientato al design grafico.
  • Ideogram: ideale per immagini con testo realistico.
  • Midjourney: noto per la qualità artistica e l’estetica visiva.

4. Per creare video

  • Sora (OpenAI): crea video realistici da prompt testuali.
  • Adobe Firefly: include funzioni di generazione video.
  • Kling AI: emergente, punta a video complessi e realistici.
  • Google Veo 3: nuova generazione di AI video di Google.

5. Per editare video

  • InVideo AI: editing automatico e creazione da testo.
  • Descript: editing audio-video basato sulla trascrizione.
  • Gling: veloce nel montaggio per creator.
  • Opus Clip: converte video lunghi in clip brevi ottimizzate per social.

In sintesi, l’ecosistema AI è ampio e diversificato: la scelta dello strumento giusto dipende dalle esigenze specifiche.


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AI Mode, la novità di Google

AI Mode

AI Mode la novità di Google

Google ha lanciato una nuova funzione chiamata AI Mode, che ti aiuta a trovare risposte più rapide, complete e intelligenti su Internet. Funziona come una “ricerca parlante”, un po’ come se stessi facendo domande a un assistente personale.

AI Mode come funziona?

Con AI Mode, puoi:

  • Scrivere una domanda, come sempre.
  • Parlare al telefono, e Google ti capisce e risponde a voce.
  • Scattare una foto (es. di una pianta o un oggetto), e Google ti dice cos’è.

Una volta che ricevi la risposta, puoi continuare la conversazione:
per esempio, se chiedi “Come curare le rose in estate?”, puoi subito aggiungere “E se fa molto caldo?” senza dover riscrivere tutto.

Esempio pratico

Immagina di voler sapere:

“Quali esercizi posso fare a casa per la schiena?”

Con AI Mode, Google ti darà:

  • un testo semplice con i consigli,
  • magari un video che mostra come fare gli esercizi,
  • e ti dirà da dove ha preso le informazioni (i siti, i medici, ecc.).

Poi puoi chiedere:

“E per chi ha 70 anni?”

E Google aggiornerà la risposta!

Serve scaricare qualcosa?

No. Se vivi negli Stati Uniti o in India, puoi già provarlo:

  1. Vai su Google.
  2. Clicca su “Labs” o “Prova AI Mode”.
  3. Fai la tua domanda parlando o scrivendo.

In Italia non è ancora disponibile, ma lo sarà presto.

AI Mode

AI Mode cosa c’è da sapere?

È molto utile per chi non ama leggere tanto o ha poca dimestichezza con internet.

Può ridurre i click verso altri siti, quindi alcuni giornali o blog potrebbero ricevere meno visite.

È come parlare con un “Google più intelligente” e più umano.


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Google Meet: traduzione vocale in tempo reale

Google Meet

Google Meet: traduzione vocale in tempo reale

Una nuova funzione rivoluzionaria sbarca su Google Meet: la traduzione vocale in tempo reale. Dopo mesi di test e rilascio graduale in altri Paesi, questa innovazione è finalmente disponibile anche in Italia, promettendo di abbattere le barriere linguistiche durante le videochiamate e le riunioni online.

Di cosa si tratta?

La traduzione vocale in tempo reale consente a Google Meet di ascoltare una lingua parlata e restituire una traduzione vocale automatica, istantaneamente, in un’altra lingua. Ad esempio, un partecipante che parla in inglese potrà essere ascoltato in italiano da chi si connette dall’Italia, grazie all’elaborazione in tempo reale dell’audio.

Come funziona la traduzione vocale su Google Meet?

La funzione sfrutta l’intelligenza artificiale e il riconoscimento vocale di Google per:

  1. Trascrivere l’audio in tempo reale
  2. Tradurre il testo nella lingua selezionata
  3. Restituire una versione vocale tradotta o i sottotitoli

Attualmente, le lingue supportate per la traduzione includono:
🇬🇧 inglese
🇮🇹 italiano
🇪🇸 spagnolo
🇫🇷 francese
🇩🇪 tedesco
e altre ancora in fase di aggiunta.

Gli utenti possono attivare la funzione tramite le impostazioni della riunione, scegliendo la lingua di partenza e quella di destinazione. È possibile visualizzare solo i sottotitoli tradotti o, nei casi supportati, ascoltare la voce sintetica nella lingua selezionata.

A chi è destinata?

Questa funzionalità è particolarmente utile per:

  • aziende internazionali con team multilingue
  • scuole e università con studenti di diverse nazionalità
  • eventi online, webinar e conferenze globali
  • collaborazioni tra professionisti in diversi Paesi

Per ora, la traduzione vocale è disponibile per gli account Google Workspace, in particolare nelle versioni Enterprise e Education, ma Google ha annunciato una futura estensione anche ad altri profili.

Google Meet

Google Meet: un passo avanti per l’inclusività

Con questa novità, Google Meet si conferma come uno strumento sempre più orientato all’inclusione e alla collaborazione senza confini linguistici. Un passo importante verso una comunicazione globale più fluida e accessibile.


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Scontro AI tra OpenAI e Microsoft

Scontro AI

🔥 Scontro AI tra OpenAI e Microsoft

OpenAI e Microsoft hanno collaborato a lungo: Microsoft ha investito circa 13 miliardi di dollari e ha integrato l’intelligenza artificiale di OpenAI nei suoi prodotti, come Office e Azure. Ora però tra le due aziende è nato uno scontro AI che rischia di mettere fine alla loro alleanza.

💡 Cosa causa lo scontro AI tra OpenAI e Microsoft?

OpenAI vuole diventare più indipendente. Vuole ristrutturarsi, aprire il capitale e lavorare con altri provider cloud (come Google, Oracle), oltre a Microsoft . Microsoft preferisce invece un ruolo dominante: mantenere OpenAI su Azure e condividere una fetta importante dei profitti o far parte dell’equity futura.

⚠️ Il caso Windsurf

Un’altra fonte di tensione è l’acquisizione da parte di OpenAI di Windsurf, un’azienda nel campo dell’AI per programmatori. Microsoft vuole avere voce in capitolo, mentre OpenAI vuole mantenere l’accordo esclusivo con Windsurf separato dal contratto con Azure.

🚨 Minaccia antitrust in corso

OpenAI sta valutando di denunciare Microsoft per comportamento anticoncorrenziale e sta ipotizzando un’azione legale “nucleare” per coinvolgere anche le autorità federali (FTC, DoJ) e fare pressione pubblica

Scontro AI

🌐 Lo scontro AI e l’impatto sul mercato

Se lo scontro esplodesse, Microsoft potrebbe cominciare a sviluppare i propri modelli AI (attraverso il team guidato da Mustafa Suleyman) e ospitare anche modelli di xAI e Meta su Azure, riducendo così la dipendenza da OpenAI.

OpenAI, dal canto suo, starebbe cercando nuovi partner per il cloud e ulteriori investimenti (da SoftBank, Oracle, Oracle), per rafforzare la sua indipendenza .

💸 La posta in gioco per entrambe

Per OpenAI: ottenere maggiore libertà, migliori condizioni finanziarie e accesso alle risorse necessarie alla crescita.

Per Microsoft: mantenere dominio, proteggere i profitti futuri e assicurarsi un ruolo centrale nell’evoluzione dell’AI.

Il rapporto tra OpenAI e Microsoft, un tempo solido e collaborativo, oggi è segnato da tensioni e interessi diversi. Le prossime settimane saranno decisive per capire se le due aziende riusciranno a trovare un nuovo equilibrio o se ognuna prenderà la propria strada. Quel che è certo è che questo scontro avrà un impatto importante sul futuro dell’intelligenza artificiale.


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La pubblicità arriva su WhatsApp

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📢 La pubblicità arriva su WhatsApp

WhatsApp, l’app di messaggistica più utilizzata al mondo con oltre 2 miliardi di utenti, si prepara a introdurre una novità che segna una svolta storica: l’arrivo della pubblicità. Dopo anni in cui la piattaforma si è distinta per l’assenza di inserzioni, Meta (la società madre) ha ufficializzato l’intenzione di iniziare a monetizzare WhatsApp anche attraverso contenuti pubblicitari.

📍 Dove verrà mostrata la pubblicità

Meta ha assicurato che le chat private resteranno protette e libere da annunci, grazie alla crittografia end-to-end. Tuttavia, le inserzioni faranno la loro comparsa in altre aree dell’app:

  • Sezione “Stato”: come accade su Instagram con le Storie, saranno visibili annunci tra gli aggiornamenti degli amici.
  • Scheda “Aggiornamenti”: che include canali, stati e comunità, potrà contenere contenuti sponsorizzati.
  • WhatsApp Business: le aziende potranno inviare messaggi promozionali, ma solo agli utenti che avranno dato il proprio consenso.

🚀 Un’opportunità per le imprese

Apple ha integrato nuove funzioni intelligenti che aiutano l’utente a fare più cose con meno fatica.
Ad esempio:

  • Traduzione automatica in tempo reale: se si parla con qualcuno che usa un’altra lingua, l’iPhone può tradurre istantaneamente la conversazione.
  • Riepilogo automatico di messaggi, notifiche o email lunghe: utile per chi vuole capire in breve ciò che c’è scritto, senza dover leggere tutto.
  • Tutto ciò funziona in modo sicuro, direttamente sul telefono, senza inviare dati su internet, per proteggere la privacy.

🤔 La reazione degli utenti

Molti utenti vedono questa novità con scetticismo. WhatsApp è sempre stata apprezzata per la sua semplicità e assenza di distrazioni. La preoccupazione principale è che l’app possa diventare più simile a un social network, perdendo la sua natura discreta e focalizzata sulla comunicazione privata.

Meta, tuttavia, insiste sul fatto che l’esperienza d’uso non sarà compromessa e che la pubblicità sarà introdotta gradualmente, in modo non invasivo.

Pubblicità

Con l’introduzione della pubblicità, WhatsApp entra in una nuova fase della sua storia, forse la più controversa dalla sua nascita. Se da un lato si apre una strada interessante per le imprese e per il business di Meta, dall’altro sarà fondamentale capire quanto gli utenti saranno disposti ad accettare questo cambiamento.

La promessa di Meta è chiara: pubblicità sì, ma con rispetto della privacy e dell’usabilità. Solo il tempo dirà se questa evoluzione porterà benefici o se si rivelerà un boomerang. Di certo, la messaggistica non sarà più la stessa.


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Apple: nuovo sistema operativo per iPhone

Apple

Apple: il nuovo sistema operativo per iPhone

Apple ha presentato il nuovo aggiornamento per iPhone: si chiama iOS 26 e arriverà per tutti gli utenti in autunno 2025. Questa nuova versione rende l’iPhone ancora più facile da usare, con tante novità utili per chi usa il telefono ogni giorno, magari senza essere esperto di tecnologia.

Vediamo insieme cosa cambia e perché può davvero fare la differenza anche per le persone meno giovani.

📱 Un Apple iPhone più bello da vedere e da usare

La prima cosa che si nota in iOS 26 è l’aspetto grafico completamente rinnovato. Apple lo ha chiamato Liquid Glass, cioè “vetro liquido”: un design elegante, trasparente, con colori morbidi e scritte ben leggibili.
Lo scopo? Rendere l’iPhone più chiaro, luminoso e ordinato, soprattutto per chi ha bisogno di leggere meglio o desidera uno schermo più pulito.

Anche la schermata iniziale e quella di blocco (quando il telefono è chiuso) si possono personalizzare facilmente, con foto, colori e informazioni utili come il meteo, l’orologio o la batteria.

🧠 Apple: più intelligenza, meno fatica

Apple ha integrato nuove funzioni intelligenti che aiutano l’utente a fare più cose con meno fatica.
Ad esempio:

  • Traduzione automatica in tempo reale: se si parla con qualcuno che usa un’altra lingua, l’iPhone può tradurre istantaneamente la conversazione.
  • Riepilogo automatico di messaggi, notifiche o email lunghe: utile per chi vuole capire in breve ciò che c’è scritto, senza dover leggere tutto.
  • Tutto ciò funziona in modo sicuro, direttamente sul telefono, senza inviare dati su internet, per proteggere la privacy.

📞 Chiamate e messaggi ancora più semplici e sicuri

Anche l’app Telefono e i Messaggi sono stati migliorati:

  • È possibile silenziare chiamate da numeri sconosciuti, così da evitare disturbi o possibili truffe telefoniche.
  • I messaggi ora supportano nuove emoji animate e un’interfaccia più pulita, con maggiore visibilità del testo.
  • Si può anche programmare l’invio di un messaggio, utile per non dimenticare un augurio o un promemoria importante.

🚘 Miglioramenti in auto con Apple CarPlay

Chi usa l’iPhone in macchina sarà felice di sapere che CarPlay diventa ancora più completo:

  • Ora mostra più informazioni del veicolo, come la temperatura interna o il controllo della radio.
  • Le mappe sono più dettagliate e si aggiornano in tempo reale per trovare strade alternative in caso di traffico.

🎵 App nuove e migliorate

Apple ha aggiornato anche tante app utili:

  • Musica ha una nuova funzione che crea playlist personalizzate in base ai gusti dell’utente.
  • Mappe adesso mostrano anche percorsi per escursioni e sentieri, ideale per chi ama passeggiare nella natura.
  • Apple Wallet semplifica l’accesso a carte, documenti digitali e biglietti.
  • E c’è una nuova app chiamata Apple Games, pensata per trovare e gestire giochi con maggiore semplicità.

🔒 Tutto nel rispetto della privacy

Apple ha ribadito che tutte queste novità sono pensate per rispettare la privacy.
Le nuove funzioni intelligenti non leggono i dati personali e non raccolgono informazioni private: le elaborazioni avvengono direttamente sul dispositivo, senza che i dati escano dal telefono.

📅 Quando arriva e per chi

iOS 26 sarà disponibile in autunno 2025 e sarà compatibile con la maggior parte degli iPhone recenti.
Come sempre, sarà un aggiornamento gratuito: quando verrà rilasciato, basterà andare nelle Impostazioni > Generali > Aggiornamento Software per scaricarlo e installarlo.

🧭 Perché provarlo?

  • È più facile da usare, anche per chi non è esperto.
  • Aiuta a comunicare meglio, con meno stress.
  • Protegge la privacy e la sicurezza.
  • Rende l’iPhone più personale e accessibile.

Per chi ha un iPhone e desidera un’esperienza più chiara e moderna, iOS 26 è un aggiornamento da non perdere.


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Google Lens: 12 miliardi di occhi

Lens

Google Lens: 12 miliardi di occhi

Nel mondo di oggi, la tecnologia fa passi da gigante, spesso in silenzio, ma con risultati sorprendenti. Una delle innovazioni più utilizzate, anche se ancora poco conosciuta da molti, si chiama Google Lens. Si tratta di uno strumento presente su molti smartphone moderni che permette di ottenere informazioni inquadrando qualcosa con la fotocamera del cellulare.

Può essere utile per tutti, anche per chi ha meno dimestichezza con la tecnologia. Lo dimostra un numero impressionante: ogni mese, Google Lens viene usato fino a 12 miliardi di volte nel mondo. Un dato che fa riflettere.

Google Lens: uso in continua crescita

Solo pochi anni fa, le ricerche mensili erano poco più di un miliardo. Oggi, sono aumentate di dodici volte, Questo significa che sempre più persone si affidano a questa funzione anche per risolvere piccoli dubbi o semplicemente per soddisfare la propria curiosità.

Non si tratta solo di giovani. Anche le persone adulte e anziane hanno iniziato a scoprire che può essere davvero utile.

Cosa si può fare con Google Lens?

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, basti sapere che Google Lens permette di:

  • tradurre automaticamente cartelli o testi in un’altra lingua
  • sapere che oggetto abbiamo davanti a noi
  • trovare informazioni su un prodotto
  • copiare un testo da un foglio di carta

In poche parole è come chiedere al telefono di spiegarti cosa stai guardando e lui lo fa in modo semplice.

Perché 12 miliardi di ricerche al mese sono importanti?

Un numero così grande significa una sola cosa: Google Lens sta diventando uno strumento di uso quotidiano, come la calcolatrice o il calendario sul telefono. Le persone lo usano a casa, in viaggio, al supermercato, nei musei.

E ciò che sorprende è la facilità d’uso. Non serve essere esperti, basta inquadrare e toccare un’icona.

Tecnologia utile per tutti

Spesso si pensa che la tecnologia moderna sia complicata, ma non è sempre coì. Google Lens ne è un esempio perfetto. Si tratta di uno strumento pratico, immediato e adatto a tutte le età.

Come tutte le novità richiede un po’ di curiosità, ma una volta provato diventa un’abitudine.

Dodici miliardi di ricerche al mese ci ricordano che le immagini parlano e che oggi è possibile ascoltarle in modo semplice. Google Lens è uno strumento che dimostra come la tecnologia possa avvicinare e non allontanare.

E cosa più bella di tutte, ci ricorda che la voglia di imparare e scoprire non ha età.


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Servizi online senza barriere

servizi online

Servizi online senza barriere

Fino al 14 giugno 2025 è possibile inviare commenti e suggerimenti su nuove regole che renderanno siti web, banche online, e-commerce e altri servizi più accessibili a tutti, anche per chi ha disabilità.

Cosa sta succedendo

L’agenzia per l’Italia digitale ha preparato delle linee guida, cioè delle regole, per fare in modo che prodotti e servizi digitali siano più facili da usare anche per le persone con disabilità.

Queste regole sono parte di una legge europea, chiamata european accessibility act, che entrerà in vigore in tutta Europa dal 28 giugno 2025.

Perché è importante per i servizi online?

Sempre più servizi si fanno online: fare acquisti, prenotare una visita, leggere un libro o usare il bancomat. Ma non tutte queste cose sono facili da usare per chi ha problemi di vista, udito, mobilità o difficoltà con la tecnologia.

Con queste nuove regole, tutti dovranno poter usare prodotti e servizi digitali in modo semplice, senza barriere.

Quali servizi online saranno interessati?

Le nuove norme si applicheranno a molti ambiti, tra cui:

  • Siti web e app per smartphone
  • Servizi bancari online
  • E-commerce
  • E-book e lettori digitali
  • Sportelli automatici come bancomat e biglietterie
  • Computer, smartphone e tablet
  • PDF
  • Strumenti per chi ha disabilità, come i lettori vocali

Come si può partecipare?

L’AgID ha aperto una consultazione pubblica, cioè chiede ai cittadini, alle associazioni e a chi lavora in questo campo di dare la propria opinione sulle nuove regole.

Chi vuole può inviare i propri commenti e suggerimento entro il 14 giugno 2025, scrivendo un’email a questo indirizzo:

protocollo@pec.agid.gov.it

Tutti i suggerimenti saranno letti da AgID e potranno servire per migliorare le regole prima della loro pubblicazione definitiva.

Cosa succederà dopo?

  • Dopo il 14 giugno 2025, AgID raccoglierà tutte le opinioni ricevute
  • Verranno pubblicate le linee guida definitive
  • Dal 28 giugno 2025, le aziende e i fornitori di servizi dovranno rispettare queste regole per garantire l’accessibilità

Questa iniziativa è molto importante, perché aiuta a costruire un mondo più giusto, dove nessuno resta escluso dai servizi digitali, neppure chi ha più difficoltà.

Partecipare alla consultazione pubblica è un modo per far sentire la propria voce e contribuire a creare strumenti più semplici e accessibili per tutti, soprattutto per le persone anziane o con disabilità.


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Social media: l’IA impara dai nostri post

social media

Social media: l’IA impara dai nostri post

A partire dal 27 maggio, l’azienda Meta che possiede i social media Facebook e Instagram ha ottenuto il permesso di iniziare a usare i contenuti pubblici scritti o pubblicati dagli utenti europei per addestrare il suo sistema di intelligenza artificiale, chiamato “Llama”.

Questo significa che tutti i post, le foto, i commenti e i video che le persone hanno pubblicato in modo pubblico su questi social media (cioè visibili a chiunque) potranno essere letti e usati da un sistema intelligente per “imparare” a parlare, scrivere e ragionare come un essere umano.

Chi ha cercato di fermare l’uso dei social media da parte di Meta?

In Germania, un’associazione che tutela i diritti dei consumatori ha provato a fermare questo progetto, chiedendo l’intervento di un tribunale. Secondo loro, Meta non dovrebbe avere il diritto di usare i contenuti degli utenti dei social media senza un permesso chiaro e diretto.

L’associazione ritiene che non sia sufficiente offrire la possibilità di “rifiutare” questa scelta (cioè cliccare su un’opzione per dire no). A loro parere, ogni persona dovrebbe essere informata chiaramente e decidere in piena libertà se vuole o meno che i propri contenuti pubblici sui social media vengano utilizzati per l’intelligenza artificiale. In sintesi, non dovrebbe bastare il silenzio per considerare il consenso valido.

Il tribunale tedesco, però, non ha accolto la richiesta dell’associazione e ha dato ragione a Meta. Quindi l’azienda può andare avanti con il suo piano.

Una volta usati, i dati non si possono più cancellare

Una delle preoccupazioni principali è che, una volta che i dati dei social media vengono usati per addestrare l’intelligenza artificiale, non possono più essere eliminati. Anche se una persona, in seguito, cambia idea e non vuole più che i propri contenuti vengano usati, l’intelligenza artificiale li ha già “assimilati” e non si può cancellare ciò che ha appreso.

Anche il garante per la protezione dei dati personali di Amburgo è intervenuto sulla questione, ricordando che ogni cittadino ha il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati. Tuttavia, ha anche avvertito che, se i dati dei social media sono già stati inseriti nel sistema, non è più possibile rimuoverli.

Meta sarà controllata

Prima di arrivare a questo punto, Meta ha lavorato per più di un anno con le autorità europee per adattare il proprio progetto alle regole dell’Unione Europea e per tutelare i diritti delle persone che usano i social media.

Il permesso concesso non è definitivo: Meta dovrà presentare un rapporto entro sei mesi per dimostrare che tutte le misure di protezione richieste funzionano davvero. Inoltre, l’azienda sarà sottoposta a controlli continui da parte delle autorità. Questo per garantire che l’intelligenza artificiale venga addestrata nel pieno rispetto delle leggi europee e della privacy degli utenti dei social media.

social media

In conclusione, Meta ha ottenuto il permesso di usare i contenuti pubblici di Facebook e Instagram in Europa per far “imparare” la sua intelligenza artificiale. Anche se ci sono state proteste e preoccupazioni, soprattutto per la privacy, un tribunale ha deciso che l’azienda può procedere. Ora sarà importante vigilare su come verranno usati questi dati e assicurarsi che i diritti delle persone siano davvero rispettati.


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