I dipendenti di Open AI minacciano le dimissioni

I dipendenti di Open AI minacciano le dimissioni

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Open AI, sta attraversando una crisi senza precedenti. La tensione è emersa quando 505 dipendenti, su circa 770 totali, hanno firmato una lettera indirizzata al consiglio di amministrazione, minacciando di abbandonare l’azienda per unirsi a Microsoft se Sam Altman ed Greg Brockman, non riprenderanno i loro ruoli.

Nella lettera, i dipendenti hanno puntato il dito contro il processo di licenziamento di Altman e la rimozione di Brockman, affermando che ha messo a repentaglio la posizione di OpenAI come azienda leader mondiale nel settore dell’IA. Hanno accusato il consiglio di mancanza di trasparenza. Secondo i firmatari, il consiglio non ha svolto le sue mansioni in modo competente e ha condotto il processo in malafede.

Nella lettera i dipendenti si lamentano che non possono lavorare con persone prive di competenza, capacità di giudizio e attenzione per la missione di OpenAI e i suoi dipendenti. Questo forte messaggio sottolinea la sfiducia diffusa nei confronti del consiglio di amministrazione da parte dei dipendenti.

I dipendenti di OpenAI minacciano le dimissioni

I dipendenti hanno minacciato di dimettersi e di unirsi a una nuova filiale di Microsoft gestita da Altman e Brockman, sostenendo che Microsoft avrebbe garantito posti per tutti i dipendenti di OpenAI in questa nuova iniziativa.

La sfida posta al consiglio è chiara: accettare le richieste dei dipendenti o rischiare una fuga massiccia verso Microsoft. La lettera richiede le dimissioni degli attuali membri del consiglio, la nomina di due nuovi direttori indipendenti e il reintegro di Altman e Brockman nei loro ruoli. La decisione del consiglio avrà un impatto significativo sulla direzione futura di OpenAI e sulla sua posizione nell’industria dell’IA.

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